Passa al contenuto principale

Come arrivare a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli con bus, metro, treno o funicolare?

Visualizza Mugnano 1, Mugnano Di Napoli, sulla mappa

Indicazioni per Mugnano 1 dai principali luoghi di Mugnano Di Napoli con i mezzi pubblici

Queste linee hanno fermate in corrispondenza di Mugnano 1

  • BusBus: 
  • MetroMetro: 

Come arrivare a Mugnano 1 in bus?

Clicca sulla linea bus che preferisci per vedere passo-passo le indicazioni sulla mappa, i prossimi arrivi e gli avvisi in tempo reale.

Come arrivare a Mugnano 1 in metro?

Clicca sulla linea metro che preferisci per vedere passo-passo le indicazioni sulla mappa, i prossimi arrivi e gli avvisi in tempo reale.

Fermata bus vicina a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

  • Melito Mugnano,4 min a piedi,
  • Via Circumv. Esterna - Rif. Alt. Svincolo Via Alifana Direz. Metropolitana,4 min a piedi,
  • Mugnano Melito,5 min a piedi,
  • Mercato,8 min a piedi,

Fermata metro vicina a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

  • Mugnano,20 min a piedi,
  • Piscinola-Scampia,51 min a piedi,

Linea bus per Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

  • 167,Frullone - M1,
  • 918,Napoli - Staz. Metrò Frullone,
  • 08-NA,Napoli - Staz. Metrò Piscinola,
  • NAV,Stazione Metro Chiaiano,
  • 460,Brin - Attestamento,
Domande e risposte
  • Quali sono le fermate più vicine a Mugnano 1?

    Le fermate più vicine a Mugnano 1 sono:

    • Melito Mugnano è a 221 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 4 minuti di cammino.
    • Via Circumv. Esterna - Rif. Alt. Svincolo Via Alifana Direz. Metropolitana è a 280 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 4 minuti di cammino.
    • Mugnano Melito è a 307 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 5 minuti di cammino.
    • Mercato è a 496 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 8 minuti di cammino.
    • Mugnano è a 1557 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 20 minuti di cammino.
    • Piscinola-Scampia è a 3952 metri di distanza a piedi e ci si arriva in 51 minuti di cammino.
  • Quali linee bus si fermano vicino a Mugnano 1?

    Queste linee bus si fermano vicino Mugnano 1: 02-NA, 08-NA, 167, 918, NAV.

  • Quale linea metro si ferma vicino a Mugnano 1?

    L2

  • Qual è il metro stazione più vicino per Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli?

    La stazione metro più vicina a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli è Mugnano. Mancano 20 min a ​​piedi.

  • Qual è il bus fermata più vicino per Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli?

    La fermate
    bus più vicina a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli è Melito Mugnano e Via Circumv. Esterna - Rif. Alt. Svincolo Via Alifana Direz. Metropolitana. Il più vicino è a 4 min a ​​piedi.

  • A che ora è la prima corsa metro a ​​Mugnano 1 in Mugnano Di Napoli?

    La linea L1 è la prima corsa metro che va a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli. Si ferma nelle vicinanze alle 06:00.

  • A che ora è l'ultima corsa metro per ​​Mugnano 1 in Mugnano Di Napoli?

    L1 è l'ultima corsa metro che va a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli. Si ferma nelle vicinanze alle 23:35.

  • A che ora è la prima corsa bus a ​​Mugnano 1 in Mugnano Di Napoli?

    La linea 08-NA è la prima corsa bus che va a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli. Si ferma nelle vicinanze alle 05:46.

  • A che ora è l'ultima corsa bus per ​​Mugnano 1 in Mugnano Di Napoli?

    460 è l'ultima corsa bus che va a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli. Si ferma nelle vicinanze alle 02:16.

Visualizza Mugnano 1, Mugnano Di Napoli, sulla mappa

Trasporto pubblico verso Mugnano 1 nell'area di Mugnano Di Napoli

Vuoi scoprire come arrivare a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli, Italia? Moovit ti aiuta a trovare il percorso migliore per arrivare a Mugnano 1 con indicazioni passo dopo passo dalla fermata più vicina.

Moovit fornisce mappe gratuite e indicazioni live per aiutarti a navigare nella tua città. Visualizza orari, percorsi, avvisi e scopri quanto tempo ci vuole per arrivare a Mugnano 1 in tempo reale.

Cerchi la fermata o la stazione più vicina a Mugnano 1? Dai un'occhiata a questo elenco di fermate vicine alla tua destinazione: Melito Mugnano; Via Circumv. Esterna - Rif. Alt. Svincolo Via Alifana Direz. Metropolitana; Mugnano Melito; Mercato; Mugnano; Piscinola-Scampia.

Bus:Metro:

Vuoi vedere se c'è un altro percorso che ti porta lì in un momento diverso? Moovit ti aiuta a trovare percorsi o orari alternativi. Ottieni indicazioni per Mugnano 1 facilmente dall'app di Moovit o dal sito web.

Ti permettiamo di effettuare il percorso verso Mugnano 1 facilmente, ecco perché oltre 1.5 milioni di utenti, inclusi gli utenti a Mugnano Di Napoli, considerano Moovit la migliore app per il trasporto pubblico. Non è necessario scaricare un'app solo per i bus o solo per i treni, Moovit sarà la tua unica app che ti aiuterà a trovare il bus o il treno migliore disponibile.

Per informazioni sui prezzi delle linee bus, metro, treno e funicolare, sui costi e sulle tariffe per raggiungere Mugnano 1, controlla l'app Moovit.

Usa l'app per viaggiare verso luoghi più importanti, tra cui aeroporto, ospedale, stadio, negozio di alimentari, centro commerciale, caffetteria, scuola e università.

Mugnano 1 indirizzo: Mugnano, 1, 80018 Mugnano di Napoli NA, Italia a Mugnano Di Napoli

Mugnano 1, Mugnano Di Napoli
Mugnano 1, Mugnano Di NapoliMugnano (in passato, Mugnano di [a] Capodimonte) è un comune italiano di 34 607 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. È annoverato tra gli antichi Casali del Regno di Napoli. Mugnano di Napoli occupa il settore nord-occidentale della periferia napoletana denominato agro giuglianese o sub-flegreo incluso tra il versante meridionale della pianura campana e le falde settentrionali della collina dei Camaldoli. L'altitudine è compresa tra le quote 101 e 146 m s.l.m. degradando progressivamente lungo la direttrice nord-sud. In direzione est-ovest l'area è pressoché pianeggiante con un dislivello di pochi metri. La successione geologica s'inquadra nello schema generale della cintura metropolitana con depositi vulcanici che hanno origine dai Campi Flegrei e, parzialmente, dal sistema Monte Somma-Vesuvio. La stratigrafia evidenzia materiali piroclasti quali pozzolana humificata, tufo giallo, generalmente compatto, breccia, elementi di lava, xenolite e cinerite relativa alle eruzioni vesuviane e a quelle flegree degli Astroni. Concludono la sequenza, livelli di cenere, pomice granulare policroma, lapillo e sabbia. L'orografia risulta favorevole in quanto svolge la funzione di spartiacque dell'assetto idrografico camaldolese. Quest'ultimo appare caratterizzato da ripidi corsi d'acqua i cui ammassi di fango o lave s'immettevano nel locale torrente percorrendo a nord la pianura sino alla confluenza nel fiume Clanio. La millenaria erosione delle acque torrentizie nei banchi di tufo ha generato solchi detti cupe e i cavòni, profondi valloni tra pareti a picco e costituiscono una nota dominante del territorio campano. A causa delle continue inondazioni documentate sin dal XVII secolo, che apportavano ingenti danni a campagne e fattorie, con la dinastia reale dei Borbone venne realizzato a partire dal 1843 un alveo artificiale detto Il Lagno, grande innovazione per l'epoca, che attraversa Mugnano di Napoli ad ovest per una lunghezza di circa 1,5 km sfociando in mare tra Licola e Varcaturo: Nonostante numerosi progetti di riqualificazione e recupero presentati, questo tratto è stato parzialmente coperto con interventi della Regione Campania. È presente il clima mediterraneo che risente fortemente degli influssi tropicali. Le estati sono lunghe e calde mentre gli inverni sono brevi, relativamente miti, ma con intense precipitazioni tra ottobre e febbraio a causa dell'aria umida proveniente dal Mar Tirreno. La classificazione climatica di Thornthwaite è la seguente: C2 B'3sb'4 (clima da umido a subumido, terzo mesotermico con moderato deficit estivo). Nell'area in oggetto, il numero di giorni piovosi è, in media, di 87 l'anno, mentre la pioggia totale annua è di 855 mm. I valori pluviometrici medi scendono al di sotto dei 50 mm mensili, durante il periodo maggio-agosto, e possono risultare nulli, in alcuni anni, tra febbraio e ottobre. Le temperature medie invernali sono di solito attorno ai 10 °C. Quelle estive sono di 26 °C con valori massimi di 30-32 °C. Un'eccezionale nevicata, la prima attestata, risale alla Domenica delle Palme del 1700 e si protrasse per quattro giorni. Nel corso della grande ondata di freddo e nevicata del febbraio 1956 e dell'ondata di freddo del gennaio 1985, sono state registrate temperature di −4,0/−4,4 °C. L'ondata di freddo del febbraio 2012 ha comportato fenomeni nevosi durati complessivamente cinque giorni. Le ultime grandi nevicate si sono avute nel febbraio 2018 con il Burian proveniente dall'Europa Orientale. Le alture dei Camaldoli, residuo di un grande edificio vulcanico detto Archiflegreo, furono sedi idonee allo stanziamento umano sin da epoca remota analogamente ai limitrofi pianori. Questi luoghi erano immersi nell'estesa macchia mediterranea tra boschi, selve, cedui, fratte e canneti. La scelta di zone fertili ed il controllo d'importanti itinerari naturali consentirono una graduale evoluzione dalle connotazioni migratorie silvano-pastorali a quelle stanziali agresti. Le più antiche tracce locali di frequentazione umana sono state confermate, nel 2008, dal rinvenimento in contrada Pizzo Senza Fegato di ceramica del Bronzo Antico precedente la grande eruzione vesuviana delle pomici di Avellino verificatasi nel II millennio a.C.. I reperti si inquadrano nella facies culturale di Palma Campania. Le attività di sussistenza erano basate prevalentemente sull'agricoltura e allevamento. A poca distanza, la direttrice odierna via Antica di Chiaiano-via Bivio-Cupa Filanda ripercorre un antico tratturo, già percorso dal Neolitico, che metteva in collegamento l'area flegreo-napoletana e il circondario settentrionale. In epoca classica (V secolo a.C.) il territorio si collocava in posizione strategica tra l'ambiente costiero e collinare, interessato dalle colonie della Magna Grecia, e l'entroterra campano occupato da autoctoni Italici ed Etruschi, gravitando intorno a Cuma, Liternum, Puteoli, Neapolis, Velsu o Verxa (ipotizzata nei dintorni di Aversa) e Atella. Il modello demografico che si propone vede una distribuzione di nuclei rurali sparsi, necropoli adiacenti e santuari campestri con una massiccia frequentazione dalla metà del IV secolo a.C.. Le sepolture, in prevalenza a inumazione, sono costituite da lastroni di tufo, tegoloni o semplici fosse terragne. I corredi funerari presentano, di norma, ceramica acroma di produzione locale e a vernice nera accanto alla più pregiata ceramica campana a figure rosse. Di particolare interesse archeologico è una vasta area, oggetto di vincolo conservativo, compresa tra le contrade Napolano-Giordano, Torricelli, Fiore, Epitaffio e parte di Cannito Piccolo. La prima scoperta archeologica documentata risale al 1829 presso contrada Monaco e consiste in alcune sepolture ascrivibili agli Italici Osco-Sanniti di inizi età ellenistica tra il IV secolo a.C. ed il III secolo a.C.. All'interno furono rinvenuti vasellame e alcune monete di Napoli e della colonia romana di Suessa.. Al medesimo periodo risalgono i resti di un insediamento abitativo, unico esempio attestato in Campania, e una vasta necropoli composta da 70 sepolture, rinvenuti in contrada Paparelle dall'archeologo Davide Fabris nel 1998. Tali vestigia sono parzialmente inglobate nel piano-cantinato della Scuola Media Statale Illuminato-Cirino che costituisce il Museo Ipogeo in fase di completamento. Durante la tarda repubblica romana (fine I secolo a.C.) l'area raggiunse la più alta densità demografica in seguito all'espansione della colonia marittima di Puteoli, con numerose ville rustico-residenziali e monumenti funerari collegati alla via Consolare Campana, garantendo uno sviluppo sociale ed economico sino alle invasioni barbariche del V secolo. Questi edifici erano di proprietà di famiglie appartenenti alla classe dirigente cittadina, liberti di condizione agiata e collegi funerari. Un mausoleo di epoca imperiale (I secolo d.C.) è utilizzato come cisterna nella Masseria Torricelli (fine XVI secolo) situato in via Antica di Chiaiano. Un ipogeo di I-II secolo d.C. oggi scomparso e una villa rustico-residenziale di fine I secolo a.C.-III secolo d.C. sono stati rinvenuti, rispettivamente, in via Giacomo Brodolini e via Giuseppe Di Vittorio tra il 1970 ed il 1990. Sepolture a coppi e tegoloni del medesimo periodo costituivano le deposizioni più modeste di braccianti e schiavi al servizio dei proprietari locali. Resti della centuriazione della Campania antica Ager Campanus I-II, con assegnazione di terre a veterani di guerra, sono individuabili nelle odierne direttrici stradali: via Santa Maria delle Grazie via Rolando Rossetti-via della Resistenza-Cupa di Melito via Murelle-Bosco-via Roma-piazza Municipio-via Armando Diaz-via Giacomo Brodolini via Guglielmo Oberdan-via San Lorenzo via Alveo Spinelli-Torricelli. Lungo l'alveo di Camaldoli sorse, intorno al V secolo, l'abitato rurale di Carpinianum, ritenuto la prima fondazione della cittadina, con la chiesa intitolata a San Giovanni Battista. In seguito alle incursioni di Visigoti, Vandali, Eruli, Ostrogoti in Campania e, più tardi, di Longobardi nel tentativo di conquistare Napoli, Franchi e Saraceni gli abitanti di Carpignano si trasferirono gradualmente dalla parte opposta dell'alveo i cui argini, probabilmente elevati, consentivano un riparo adeguato. Di conseguenza, nacque Munianum che corrisponde all'attuale centro storico. Un atto notarile risalente all'anno 955 menziona in loco Muniani alcuni terreni e una piscina (serbatoio d'acqua). Da un documento del 959 si viene a conoscenza dell'esatta posizione geografica, a settentrione della cappella di Santa Maria Assunta al Trivio nei possedimenti della Chiesa dei Santi Severino e Sossio. Secondo l'ipotesi più attendibile, il toponimo deriverebbe dal verbo latino munìre="proteggere", in relazione ad un locus munitus posto ai limiti settentrionali del Ducato di Napoli. Documenti e cartografie antiche riportano le denominazioni Munianum, Mugnanum, Mungnanum, Mognano, Mongano e Moiano. Nel corso del XIII secolo, Federico II di Svevia riconobbe a Mugnano la fisionomia giuridica di Universitas Civium ovvero, una comunità autonoma di cittadini, che mantenne rapporti specifici e privilegi con Napoli. Tra fine XVII secolo e inizio XVIII troviamo la definizione: Nel 1789 Mugnano fu sede di un importante Circolo di «Studi di Antichità» nel Palazzo Dentice, cui vi prendeva parte il Marchese Michele Arditi, Soprintendente agli Scavi del Regno Borbonico e Direttore Generale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il casale in passato era mèta delle migliori famiglie nobili napoletane, alcune delle quali vi si stabilirono. Storia documentata è che a Mugnano nacquero molti esponenti della casata Capece Minutolo, tra questi anche il primo ''Principe di Canosa'' Fabrizio Capece Minutolo (29 giugno 1684). Un figlio adottivo (come risulta da documenti del Tribunale di Napoli) di quest'ultimo, ovvero Fabrizio Riccardo Memola Capece Minutolo, fu Sindaco di Mugnano per ben due mandati elettorali: dal 21 febbraio 1885 al 25 maggio 1888, in seguito dal 1º ottobre 1900 all'8 ottobre del 1909 e ciò risulta anche dall'elenco dei sindaci che hanno amministrato la città. Nel 1806 furono emanate le Leggi eversive della feudalità che decretarono la fine di tutti i privilegi feudali nel Regno di Napoli e l'inizio dell'Amministrazione comunale. Mugnano di Napoli ha, come propri simboli distintivi, lo stemma e il gonfalone concessi con D.P.R. dell'11 novembre 1974. Il vecchio stemma raffigurava un mugnaio con un asino intento a girare una macina da mulino. I documenti anteriori alla proclamazione del Regno d'Italia recano il timbro con lo stemma del Regno delle Due Sicilie adottato il 2 agosto 1802. Lo stemma attuale è estratto dall'Archivio di Stato di Napoli ed è conforme al sigillo esistente nel fondo Voci di Vettovaglie in Terra di Lavoro (XVIII secolo): fu il primo fulcro intorno al quale sorse il villaggio di Carpignano. Restaurata nel 1656 e nel 2004. Chiesa di Santa Maria Assunta al Trivio (X secolo) Cappella di S. Maria di Campo D'Isola (VIII-XIII secolo) Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire (XI-XVI secolo). Tra le altre cose, conserva una Madonna del Rosario del celebre pittore cilentano Paolo De Matteis. Cappella San Lorenzo Martire (XVIII secolo). Costruita nel 1708 come cappella gentilizia della famiglia Flauto. Chiesa e Ritiro della Beata Vergine del Carmine (XIX secolo). Fu inaugurato nel 1861. Chiesa e Convento del Sacro Cuore di Gesù (XIX secolo) Chiesa dei SS. Alfonso e Luigi (XX secolo), costruita riprendendo la forma di una nave simbolicamente in rotta verso il cielo. Chiesa del Beato Nunzio Sulprizio (XXI secolo) Palazzo Capece-Minutolo (fine XVI secolo). Fu abbattuto insieme all'attigua cappella di sant'Aniello. Su quello stesso suolo sorge l'edificio scolastico Seguino. Palazzo Brancaccio (XVII secolo) Palazzo Filomarino (XVII secolo) Palazzo Capecelatro-Chianese (XVII secolo) Palazzo Dentice-De Magistris (XVII secolo) Palazzo Zurlo-Capasso (XVIII secolo) Palazzo Flauto (XVIII secolo) Villa Venusio (fine XVIII secolo), costruita dalla famiglia Capece Minutolo. Palazzo Capasso (XIX secolo) Villa Vulpes (XVIII secolo), con impianto neoclassico, all'interno è presente una cappella dedicata a Sant’Anna. Reperti di epoca protostorica (II millennio a.C.) in contrada Pizzo Senza Fegato Insediamento abitativo e necropoli di epoca preromana (IV-III secolo a.C.) in contrada Paparelle Mausoleo di epoca romana (I secolo d.C.) in contrada Torricelli Villa rustico-residenziale di epoca romana (fine I secolo a.C.-III secolo d.C.) Villa rustica di epoca romana (I secolo a.C.-IV-V secolo d.C.) in contrada Pizzo Senza Fegato Lungo la "via Antica Chiaiano" è situato un sepolcreto cinerario a forma di torre, risalente al I secolo d.C. Attorno a questa torre romana, dal XVI secolo in poi, vennero costruiti diversi corpi di fabbrica, arrivando a formare una masseria fortificata denominata Masseria Torricelli. Accanto a questa masseria è ubicata una piccola cappella in stile gotico, chiamata Santa Maria di Campo d’Isola. Abitanti censiti Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 610 persone, pari all'1,79% della popolazione. Molto sentita dalla popolazione è la Festa del Sacro Cuore di Gesù, dieci giorni di festeggiamenti collegati a concerti bandistici e fuochi pirotecnici. Clinica dei Fiori Emittente televisiva Morgan TV. Emittente radiofonica Radio Azzurra Napoli Doc con studi presso la struttura della Morgan TV. Campo delle Mele, Cannito Grande, Cannito Piccolo, Caracciolillo, Caracciolo-Aiello, Epitaffio, Fiore, Fruscio, Monaco, Murelle-Bosco, Napolano, Paparelle, Pastena, Pizzo Senza Fegato, Pozzillo, Ramora, Romora, Rossa, S. Alfonso, S. Giovanni a Campo, S. Giovanni a Carpignano, Terracciano, Torricelli, Zì Peppe. Le coltivazioni locali, caratterizzate in passato da una produzione cereagricolo-vinicola unitamente a quelle più rinomate della canapa del lino e del tabacco, sono tipiche di un ambiente asciutto o supportato da adeguata irrigazione. Sono presenti appezzamenti prevalentemente frutticoli, seguite da rare superfici seminative o incolte, nei quali troviamo la Melannurca campana e la Ciliegia (varietà Arecca, Bigarreau, Del monte, Durone I-II-III, Ferrovia, Giorgia, Lapins, Maggiaiola e Malizia) seguite dal pesco, albicocco, susino, nespolo, gelso, noce, nocciolo, mandorlo e cachi. La vite, assente nel censimento del 1991, è quasi sempre associata al frutteto, normalmente maritata ad essenze quali il pioppo retaggio di antichissimi metodi in uso nella Pianura Campana. È, inoltre, riscontrata la varietà detta a cornicelli, un tempo molto diffusa, ma che, oggigiorno, risulta difficilmente reperibile. Il Comune promuove il mercato ittico lungo un'area di 40.000 metri quadri, mentre, negli anni Sessanta-Settanta, era rinomato l'artigianato delle calzature. Sopravvive la lavorazione del ferro e del vetro. Il trasporto pubblico a Mugnano è affidato alle autolinee esercite da ANM. Fra il 1902 e il 1960 la città era collegata col capoluogo di regione mediante un'apposita diramazione delle tranvie di Capodimonte attraverso la linea 62. Sino al 1976, in via Napoli era in funzione la stazione facoltativa della ferrovia Alifana che collegava Piazza Carlo III a Napoli con Terra di Lavoro. La vecchia stazione di Mugnano-Calvizzano è situata in via Raffaele Granata al confine con Calvizzano. Era in via di realizzazione nel corso degli anni 2000 una metropolitana leggera, denominata MicroMetrò, il cui percorso si sarebbe dovuto sviluppare da Villaricca, passando per Mugnano, Calvizzano, Marano e terminando alla fermata di Piscinola della Linea 1 della metropolitana di Napoli. Tuttavia, terminata la progettazione, i fondi già stanziati per il MicroMetrò furono spostati per terminare il prolungamento della Linea 1 fino alla stazione di Toledo e alla stazione di Garibaldi, attuale capolinea. La nuova stazione di Mugnano, appartenente alla linea metropolitana regionale Napoli-Giugliano-Aversa (detta anche linea Arcobaleno), viene gestita dall'Ente Autonomo Volturno ed è stata inaugurata il 16 luglio 2005. Il colore che la contraddistingue è il viola. Nel Dicembre del 2022 è stato approvato dalla Città Metropolitana di Napoli il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che prevede la costruzione, entro il 2031, di una Tramvia a sede riservata, detta Gronda Ovest, che dalla stazione di Chiaiano della Linea 1 passerà per i comuni di Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Calvizzano, Villaricca, Qualiano e Giugliano in Campania, fino alla stazione di Licola della Circumflegrea. L'impianto calcistico locale è lo Stadio Alberto Vallefuoco. Nel Comune aveva sede la società Neapolis, non più attiva. Il Naples 1926 C5, è invece una società di calcio a 5 che milita nel campionato regionale di Serie C1. Nel 2013, per la prima volta nella sua storia, la società Stet Mugnano disputa la Serie A. Francesco Gargiulo, Mugnano di Napoli: fra storia e tradizioni, Napoli, Ferraro Editore, 1982. Tranvie di Capodimonte Stazione di Mugnano Agro giuglianese Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mugnano di Napoli Sito ufficiale, su comune.mugnano.na.it.
Come arrivare a Mugnano 1 con i mezzi pubblici - Informazioni sul luogo

Viaggia con i mezzi pubblici nell'area di Mugnano Di Napoli!

Muoversi per Mugnano Di Napoli non è mai stato tanto semplice. Visualizza le indicazioni passo dopo passo per qualsiasi attrazione, via o fermata. Scopri i percorsi, la mappa delle linee e gli orari di arrivo di bus, treni e metro. Con Moovit saprai sempre come arrivare in qualsiasi luogo nell'area di Mugnano Di Napoli.

Quando viaggerai in un qualsiasi luogo nell'area di Mugnano Di Napoli, usa la Navigazione Assistita di Moovit con informazioni sulle prossime fermate e notifiche su quando è giunto il momento di scendere dal mezzo.

Ti stai chiedendo come utilizzare i trasporti pubblici a Mugnano Di Napoli o come pagare i trasporti pubblici a Mugnano Di Napoli? L'app per il trasporto pubblico di Moovit può aiutarti a spostarti facilmente con i mezzi pubblici e al minimo costo. Include le tariffe del trasporto pubblico, i prezzi dei biglietti e i costi. Cerchi una mappa delle linee di trasporto pubblico di Mugnano Di Napoli? L'app di trasporto pubblico di Moovit mostra tutte le mappe dei trasporti pubblici a Mugnano Di Napoli con tutti i percorsi e le fermate bus, metro, treno o funicolare su una mappa interattiva.

L'area di Mugnano Di Napoli ha 4 tipologie di mezzi di trasporto, tra cui: bus, metro, treno o funicolare, con corse effettuate da diversi operatori, tra cui ANM, EAV, ANM, EAV, ANM, ANM, EAV, ANM, Curreri Viaggi, Busitalia Campania, SITA Sud, Trenitalia, AIR - Linee Provinciali Caserta, AIR - Servizi Città Metropolitana di Napoli e AIR Campania (ex CTI-ATI)

Linee con fermate vicine a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

Linea metro con fermate vicine a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

Linea bus con fermate vicine a Mugnano 1 a Mugnano Di Napoli

Più facile raggiungere Mugnano 1 con...